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Lunedì 25 Novembre 2024

Chiaiano, chiusa la discarica “Percolato nel sottosuolo”

Napoli, 23 marzo 2011 – A far riemergere il fantasma dell’emergenza ci pensa ora l’ultima bufera giudiziaria su di un intreccio camorra-imprenditoria. L’indagine dell’Antimafia sulle presunte infiltrazioni dei clan nella gestione degli appalti sulla discarica di Chiaiano e sull’ipotesi che il
materiale utilizzato per permeabilizzare il sito non sarebbe idoneo,
consentendo al percolato prodotto dai rifiuti di finire nel sottosuolo, ha
portato alla più naturale delle decisioni: la chiusura della discarica.
Stop per dieci giorni al maxisversatoio della periferia settentrionale. In
questo arco di tempo la spazzatura di Napoli viene dirottata negli stir
della Regione: già da questa notte i camion dell’Asìa non si dirigeranno più soltanto a Giugliano, Tufino e Santa Maria Capua Vetere, ma anche a Battipaglia, Casalduni e Pianodardine. E’ stata la sezione reati ambientali della Procura di Napoli, d’intesa con la Direzione distrettuale antimafia, a disporre la «caratterizzazione» della discarica per accertare se vi siano state infiltrazioni di percolato o di altro materiale pericoloso a causa della presunta cattiva impermeabilizzazione del fondo cava. Altre analisi sulla falda acquifera saranno svolte da un laboratorio scelto dai comitati. Decisa anche una data precisa per la chiusura definitiva: il 23 giugno. Nell’inchiesta su clan e veleni emerge un sospetto dei pm: qualcuno nel commissariato fu complice della camorra. Ma l’allarme inquinamento, così le indagini, si spostano anche altrove. Nel mirino c’è ora il sito di Sant’Arcangelo.

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