Torre del Greco, 22 febbraio 2011 – I finanzieri sono alla ricerca di possibili conti all’estero riconducibili alla Dimaiolines, la società armatoriale per la quale è stato decretato il fallimento e la cui vicenda è seguita da centinaia di persone che negli anni hanno sottoscritto improbabili obbligazioni. Tutto mentre la settimana prossima si tornerà in tribunale per l’esame del passivo e l’individuazione dei creditori che potranno partecipare al recupero dei fondi.
Le fiamme gialle sono alla ricerca di una società con sede sull’isola di Malta che avrebbe venduto una nave della Dimaiolines prima della messa in liquidazione di settembre, quando i libri contabili furono portati in tribunale. Per rintracciare questi fondi i finanzieri – secondo voci non confermate dagli inquirenti – si sarebbero spinti anche in Svizzera. Tutto questo mentre centinaia di cittadini vive con il fiato sospeso: il prossimo 3 marzo, infatti, il tribunale di Torre Annunziata tornerà a riunirsi per prendere in esame il passivo della società armatoriale. Un momento ritenuto fondamentale per l’individuazione dei soggetti che potranno partecipare alla divisione degli utili derivanti dal fallimento. E qui potrebbe esserci un colpo di scena, con gli obbligazionisti che potrebbero vedersi esclusi da ogni possibile, anche solo parziale, risarcimento economico.
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