Napoli, 24 febbraio 2011 – Il dato sarebbe inconfutabile. Certamente, inquietante. In sintesi, lo si legge così. Quasi la metà dei treni che giungono alla Stazione Centrale di Napoli arrivano con ritardo. Anche minimo, ma pur sempre ritardo. E il riferimento è sia ai treni a lunga percorrenza, sia a quelli che percorrono tratte regionali. Tutto contenuto in un dossier redatto dai volontari dell’associazione Altroconsumo. Che per due mesi, blocchetto alla mano, se ne sono stati appostati all’interno della stazione di piazza Garibaldi ed hanno segnato gli orari di arrivo dei convogli, confrontandoli con quelli previsti sul tabellone luminoso. L’esito del monitoraggio è stato del tutto negativo. Dal punto di vista nazionale, si calcola un 57% di ritardi accumulati, percentuale che arriva a toccare il 65% se si considera il prosieguo delle tratte verso stazioni ancora più a Sud, fino al limite di Reggio Calabria. Un dossier nel quale vengono annoverati degli esempi emblematici. E’ il caso di un Frecciarossa proveniente da Milano che ha accumulato ben 55 minuti di ritardo. Un treno veloce del medesimo tipo, nello stesso giorno, aveva accumulato un ritardo di 43 minuti. Dati analoghi colpiscono anche i treni dei pendolari, quelli che percorrono per lo più tratte regionali. Ritardi minimi, in questo caso, ma pur sempre ritardi, si diceva, che hanno coinvolto l’82% dei convogli presi sotto esame. Da Trenitalia la risposta è annunciata in un contro dossier, che a giorni verrà pubblicato sul sito ufficiale dell’azienda.
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