Napoli, 26 febbraio 2011 – Si all’ingresso dei privati a Pompei ma purché la gestione resti in mano allo stato e, dunque, alla soprintendenza. Questa la posizione espressa ieri dalla presidente del Fai, Fondo Ambiente Italiano, Ilaria Borletti Buitoni, a margine dell’apertura del convegno nazionale che ha preso il via a Napoli nella sede del conservatorio di San Pietro a Maiella. Insomma fatta salva la gestione della tutela alla sovrintendenza i privati potrebbero contribuire alla valorizzazione del sito, cosi come avviene in altri paesi come ad esempio la Gran Bretagna, per la National Gallery ed il British Museum. Ma l’interesse della fondazione nazionale sarebbe rivolto anche alla Galleria Umberto I di Napoli, attraverso un intervento diretto al recupero
della pavimentazione, dell’illuminazione e i componenti di arredo urbano. Già in cantiere un incontro con l’Ordine degli architetti per la reparazione di un bando di gara rivolto a studi campani per la realizzazione del progetto di restyling. “Il patrimonio cultura in Italia è in uno stato drammatico – ha detto la presidente del Fai – ma sia a livello nazionale e, soprattutto in Campania, si può costituire volano di sviluppo”. Quindi l’appello ai cittadini perché abbiano una maggiore consapevolezza di un bene da tutelare attraverso una vera e propria chiamata alle armi per dare la spinta verso il cambiamento.
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