Napoli, 25 febbraio 2011 – Napoli è in testa alle città italiane per il prezzo del greggio. Un euro e 648 millesimi a litro, settantadue centesimi in più rispetto alla media del costo della benzina in Campania. Il rivenditore più caro della penisola si trova a San Giovanni a Teduccio. L’effetto Libia si sta facendo sentire in tutta Italia con una raffica di aumenti concentrati negli ultimi giorni. Ma a farne le spese sono principalmente i napoletani. Già colpiti dall’accisa che dal dicembre 2003 pesa di quasi 4 centesimi in più sul carburante della regione. Un provvedimento nato sotto la giunta Bassolino per ripianare il deficit della sanità. Un caso isolato quello del rivenditore Erg ma i rincari, di oltre dieci punti sulla media regionale più alta d’Italia, si contano anche in altre zone della città. Come Fuorigrotta, Mergellina, Chiaia e Vomero. Insorgono gli automobilisti che denunciano rincari, nell’ultimo mese, di almeno il 40%. Il presidente di Federconsumatori Campania, Rosario Stornaiuolo, parla di una corsa ingiustificata ai rincari. Il periodo a cui andiamo incontro, caratterizzato dai disordini nella vicina Libia, potrebbe spingere molti ad innalzare il prezzo del carburante in maniera incontrollata. La speculazione è dietro l’angolo e le associazioni di cosumatori invocano più controlli.
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